Qualche anno fa il nostro ufficio marketing studiò una pubblicità che fece arrabbiare qualche collega….., dopo 5 anni di sezione penale la querela fu dichiarata nulla in quanto il fatto non sussisteva.

Lo slogan riportava ….O le conti o ti fidi…………..e se non hai voglia di contare……fidati!!!!!

 

 

Storia

Secondo gli antichi cerimoniali cinesi, ogni persona che si recava a visitare un mandarino si annunciava con una striscia di carta, sulla quale erano riportati il suo nome e gli eventuali attributi e titoli che si competevano. Pericle faceva precedere le sue visite alla bella Aspasia da un dono, al quale univa una striscia di papiro sulla quale era vergato solo il suo nome.

Il biglietto da visita viene inventato in Francia attorno al 1700.

In Italia iniziarono a diffondersi attorno al 1730. Il biglietto da visita è ricordato in una commedia di Goldoni, “Il Cavalier Giocondo”, del 1755.

Originariamente erano dei cartoncini manoscritti, verso il 1750 cominciarono a diffondersi modelli stampati, i primi esemplari col solo nome della persona, i successivi arricchiti da motivi decorativi e stemmi.

Il moderno biglietto da visita è più spesso utilizzato per lavoro e contiene la ragione sociale e il logo della ditta, il nome e la mansione della persona oltre a una serie più o meno completa di dati anagrafici fra cui indirizzo e recapito telefonico sono praticamente sempre presenti, accompagnati sempre più spesso da indirizzo di e-mail.

Talvolta può essere indicato anche il recapito privato dell’utilizzatore del biglietto. Presso chi svolge certe attività e all’estero va diffondendosi l’uso di inserire nel contenuto del biglietto anche una fotografia del titolare del biglietto stesso.

Per quanto riguarda il supporto, la maggior parte dei biglietti da visita sono realizzati su cartoncino da 350 g/m², ma sono sempre più usati materiali particolari come plastica (PVC) da 300 micrometri (biglietti da visita metallizzati, trasparenti, bianchi, policristallo) e da poco anche il cartoncino gommato, che riscuote sempre più successo, talvolta con labbratura a specchio. Da notare che il formato plastificato comporta problemi di biodegradabilità, che possono indurre chi riceve il biglietto a rifiutarlo: in questo modo se ne vanificherebbe lo scopo. Il formato più usato è 8,5 cm. × 5,5 cm. da 350 g/m² non plastificato. Molto diffuso anche il formato largo 14 cm. che può essere imbustato e spedito.

Il formato è piuttosto vario anche se recentemente va sempre più affermandosi il formato “carta di credito” per la sua praticità. Non molto diffusi sono i biglietti da visita con forme diverse dal classico rettangolo, o ripiegati mentre più comuni sono i biglietti fronte e retro con gli stessi dati in due lingue diverse sulle due facce.

Per quanto in rarefazione, l’uso del biglietto da visita personale, l’antico “biglietto da tasca”, resta gradita forma presso molte culture. Sebbene la sua utilità abbia alcune analogie col biglietto professionale (erede del vecchio “biglietto reclamistico”), la fornitura dei propri recapiti per mezzo di quello personale ha il profondo significato di indicare il personale piacere dell’eventuale presentazione o del futuro contatto, non già l’interesse economico.

Il galateo corrente sino alla prima metà del Novecento ne ha codificato l’uso in forme alquanto rigorose. Per questo, il biglietto personale è rigorosamente piccolo, in cartoncino Bristol di colore esclusivamente bianco e riporta al centro (in caratteri di corsivo inglese) nome e cognome eventualmente preceduti dal titolo (per la donna maritata nome, cognome del marito, cognome suo, nessun titolo); sino ai primi del Novecento era considerato poco elegante fregiarsi di titoli professionali.

I titoli stampati sul biglietto non vanno, come invece spesso accade di vedere, cancellati mai: all’intento di sincera modestia (“non ci tengo”, che già ci fa chiedere allora perché vi siano i titoli), si sostituisce in itinere una deprecabile apparenza di paterno avvicinamento discendente (“sono tale, ma a te che non lo sei non voglio farlo pesare”). Inoltre, l’unica eccezione ammessa rende di cattivo auspicio questa pratica: sebbene sia molto in uso il telegramma (e forse presto lo sarà anche la e-mail), l’invio di condoglianze su un biglietto da visita resta la forma classica da preferire. In questo caso si può alternativamente sbarrare l’angolo in alto a sinistra oppure l’intera intestazione, nello stesso verso diagonale (e scrivendo sul retro un asciutto, sobrio messaggio di partecipazione al lutto).

Entrando in una casa od in qualsiasi occasione si venga ricevuti da persona diversa da quella da cui si è attesi, si affiderà un proprio biglietto (professionale se la visita è di lavoro) a chi apre, perché lo porti all’interessato (il quale, anche se lo si conosca con familiarità, non lo renderà mai, visto che restituire un biglietto costituisce sempre offesa grave, pari al rifiuto di detenere alcunché del titolare, nemmeno il nome).

Obbligatoriamente, un mazzo di fiori deve essere accompagnato dal biglietto (imbustato e possibilmente chiuso con uno spillo); laddove si tratti di donna che abbia perduto con rimpianto il nubilato, non volendo farle perdere anche la tranquillità, si eviteranno direttamente i fiori, che non possono giungere anonimi né sotto travisata identità, ma sempre appunto col sigillo del biglietto.

Per alcune occorrenze (risposta ad auguri e condoglianze) è molto apprezzato il biglietto unico dei coniugi, in cui il nome del marito precede quello della moglie ed il solo cognome di lui, anche senza recapiti (essendo di risposta). Naturalmente, le innovazioni rispetto alla forma classica necessitano di valide ragioni per poter suscitare calorosa accoglienza presso i destinatari della cartouche; l’uso di caratteri moderni, di foto o di altre fantasiosità resta in buona misura deprecato. Un “rispettoso” biglietto personale esce da un apposito portabiglietti, non direttamente dalla pochette al modo degli arbitri di calcio; l’accessorio, in genere in argento o in tartaruga per gli uomini (mentre le donne ne usano solo uno da tavolo) consentirà un migliore stato di conservazione del biglietto, che non deve essere profumato, né gualcito, né ovviamente macchiato.

Fonte wikipedia

Che cos’è Web Approval?

Grafiche MDM offre ai suoi clienti la possibilità di lavorare totalmente tramite internet. Tra i primi in Italia si è dotata di un sistema integrato con il flusso di stampa che permette di gestire la cianografica classica in carta on-line con un notevole risparmio di tempo e la stessa sicurezza nei contenuti stampati.

Basta essere dotati di un indirizzo e-mail e di un programma di navigazione internet (Firefox, Internet Explorer, Safari) e i file PDF vengono caricati direttamente nel nostro flusso di stampa AGFA (Apogee 7.0) tramite un server FTP e resi disponibili per l’approvazione dopo essere stati rasterizzati e quindi sottoposti ai controlli che da esso ne derivano.

Il procedimento è semplice e veloce:

•  si fornisce l’e-mail di una o più persone che saranno le responsabile del controllo e dell’approvazione del PDF

•  una volta inserito nel nostro sistema di prestampa l’indirizzo, il flusso crea in automatico una e-mail (alla

quale ovviamente non bisogna rispondere) con un link cui accedere

•  solo ed unicamente la prima volta verranno inviate 2 e-mail: la prima con i dati generali del cliente tra cui

nome utente e password per accedere la nostro server FTP e personalizzare le proprie credenziali; la seconda, che poi sarà quella che verrà inviata ogni volta che si eseguirà un lavoro in modalità Web_Approval, contenente il link diretto per caricare il PDF del lavoro da stampare

•  una volta clicclato sul link personale del proprio lavoro, si apre una pagina con in basso a sinistra un pannello con la scritta “upload” premendo il quale si apre una finestra che consente di sfogliare il percorso e caricare il PDF prescelto

•  terminata la fase di caricamento il nostro flusso di stampa ci comunica che il cliente ha caricato il PDF e che il file è pronto per essere processato dal flusso Apogee

•  al termine del processo di rasterizzazione al cliente arriverà una seconda e-mail con scritto che il PDF è pronto per essere controllato ed approvato e il link su cui cliccare (l’indirizzo è sempre lo stesso per ogni singolo lavoro ma per comodità viene ripetuto in ogni e-mail che genera il sistema)

•  una volta cliccato sul link si torna nella pagina dove prima si era caricato il PDF dove a questo punto sulla parte destra compaiono le singole pagine del PDF caricato e già rasterizzato, cliccando su ogni singola pagina si apre il PDF per controllarlo direttamente a video oppure in alto a destra c’è l’opzione che permette di scaricare il file e quindi di stamparlo per essere controllato. A fianco di ogni miniatura della pagina potrebbe trovarsi un triangolino giallo con un punto esclamativo, se così fosse vuol dire che ci sono degli avvertimenti per quella pagina (immagini a bassa risoluzione, colori RGB, tinte piatte…) e quindi che il flusso ha riscontrato parametri diversi da quelli richiesti per la stampa; la pagina può venire comunque confermata (cliccando sul pollice alto) dal cliente in quanto accettabile per il tipo di errore riportato oppure rifiutata (cliccando sul pollice verso basso) e ricaricata singolarmente come fatto in precedenza.

• le pagine da confermare hanno anche a fianco l’icona di un paio di occhiali che indica appunto che il PDF è ancora in verifica da parte del cliente e che deve essere ancora confermato

• se le pagine vengono tutte approvate, la procedura per il cliente termina e in automatico il sistema invia una e-mail alla produzione che vale come visto si stampi in quanto riporta la scritta che il “Cliente” ha confermato il lavoro e di conseguenza il PDF può continuare nel flusso Apogee per uscire in lastra

• se una, alcune o tutte le pagine vengono rifiutate dal cliente, che ha anche la possibilità di scrivere una nota motivando il perché quella pagina non è stata approvata, il sistema manda un messaggio nel nostro flusso di stampa dove segnala le pagine errate (e se ci sono le note riporta anche quanto specificato in merito dal cliente) e appena disponibili un altro messaggio dove informa che sono stati caricati nuovi file PDF che sono pronti per essere sostituiti a quelli sbagliati e di conseguenza processati per l’approvazione

• a questo punto il cliente si troverà un’altra e-mail, con lo stesso link cui accedere, dove troverà caricate le pagine od eventualmente tutto il file sostituito da controllare e confermare

• è a discrezione del cliente se ci sono delle pagine sbagliate decidere se confermare quelle giuste e rifiutare quelle da sostituire, oppure rifiutare solo quelle sbagliate e aspettare che vengano sostituite con quelle corrette per poi confermare il lavoro tutto in una volta; a fini della stampa entrambe le soluzioni sono accettate

E’ importante sottolineare il fatto che i PDF lavorati dal flusso di stampa hanno tutte le caratteristiche che poi si presenteranno in lastra (ad esempio se ci sono delle sovrastampe sbagliate si vedono anche nel PDF rasterizzato) e che è fondamentale leggere gli avvertimenti che sono presenti a fianco di ogni pagina per conoscere quali sono i parametri non conformi che hanno generato l’avvertimento (come già detto colori RGB, immagini a bassa risoluzione, tinte piatte non previste…)

Per tutti i nuovi clienti che vorranno utilizzare il nostro sistema Web Approval per il primo lavoro saranno seguiti da un operato della prestampa che li guiderà passo a passo nelle varie fasi del processo, così da essere autonomi per i lavori futuri e nel caso ci fossero dubbi o problemi poterli risolvere in tempo reale.

Per maggiori informazioni o richieste particolari potete contattarci tramite email all’indirizzo mdm@grafichemdm.it

Hai scritto un libro e l’hai messo nel cassetto?

Con Nolica Edizioni, il nuovo brand di MDM Editore da oggi puoi finalmente esprimere il desiderio di una vita e pubblicare il tuo libro.

Grazie infatti alle tecnologie dedicate del Book on Demand installate presso le Grafiche MDM è possibile pubblicare anche poche copie (minimo 50) del proprio libro ottenendo il massimo della qualità a prezzi contenuti.

Nolica Edizioni è in grado di supportati anche nelle fasi di impaginazione, editing e correzioni dei testi, creazione grafica della copertina, fino ad assegnarti un codice ISBN che permetterà a tutto il mondo in modo univoco di riconoscere l’edizione del tuo libro.

Nolica Edizioni in collaborazione con l’associazione culturale Emazapegul è in grado inoltre di organizzare presentazioni dedicate del libro oltre alla distribuzione nelle varie librerie.

Per qualsiasi richiesta di ulteriori informazioni o delucidazioni potete scriverci all’indirizzo e-mail mdm@grafichemdm.it

Buona scrittura a tutti!!!

 

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