La certificazione Moca

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La nascita della tipografia è circondata da confusione. Sintetizzata nel nome di Gutemberg, l’invenzione è in realtà frutto di costanti ricerche e dello sviluppo delle tecnologie iniziate nei primi anni del 1400.

Altre ricerche riconducono, la nascita della stampa alla CINA ed esattamente durante la dinastia TANG (618-907 DC).

La stessa confusione si è profusa negli ultimi tempi affrontando l’argomento ‘Certificazioni’.

Il mondo della stampa, che oggi vede al suo attivo poco più di 2500 Tipografie Industriali, spinge le migliori di queste Aziende a puntare ai più elevati standard di produzione. Questa estenuante corsa nel tentativo di risultare tra le più performanti sul mercato pone – come conditio sine qua non – l’essere certificati.

Ad oggi le Certificazioni principali risultano essere ISO 9001 (gestione della qualità), ISO 14001 (gestione ambientale) e FSC (uso regolamentato della carta).

Esiste poi, nel settore Alimentare, il MOCA o M.O.C.A che di fatto non è una certificazione reale, ma bensì un’ispezione all’intero processo di produzione.

Si definiscono “MOCA” tutti i materiali e gli oggetti che sono destinati ad entrare a contatto con prodotti alimentari e con l’acqua. Sono quindi considerati MOCA ad esempio: tovagliette, astucci, piatti, bicchieri, posate, pentole, bottiglie, pellicole di plastica, coltelli da lavoro, sacchetti per alimenti, utensili ed attrezzi, imballaggi, etichette ed inchiostri, indipendentemente dal materiale con cui sono realizzati.

Per evitare che tali prodotti possano costituire un pericolo per la salute umana o possano comportare un deterioramento della composizione e delle caratteristiche degli alimenti, i MOCA sono soggetti a legislazione specifica. La principale norma a livello comunitario, che detta i requisiti generali che devono possedere i materiali e gli oggetti in questione è il Regolamento Europeo (CE) 1935/2004.

Per comprendere la normativa relativa ai materiali e oggetti destinati al contatto con gli alimenti, è utile fare una prima distinzione fra “certificazione” e “ispezione”.

Una certificazione “è un processo che mira a definire, sulla base di una specifica tecnica, che tutte le caratteristiche siano assicurate (certificate)”. Si tratta quindi di percorso fatto verso uno specifico prodotto o servizio.

Si parla invece di ispezione quando vogliamo definire un “esame di un progetto di un prodotto, servizio, processo, impianto, e determinazione della loro conformità a requisiti specifici o, sulla base di un giudizio professionale, a requisiti di carattere generale”.

A seguito di queste definizioni e facendo le dovute ricerche nel campo delle certificazioni per materiali e oggetti a contatto con gli alimenti, non troviamo nessun riscontro ufficiale e/o accreditato. Di fatto, quindi, non esiste una “certificazione MOCA” se non su base volontaria.

Possiamo però adoperare un approccio “ispettivo” che dimostri che il prodotto sia conforme alle norme. Questa analisi di laboratorio, effettuata da un laboratorio accreditato, certificato e terzo, in grado di analizzare la presenza o meno, e le quantità di tutti i componenti chimici che rientrino all’interno di quanto indicato dalla regolamentazione.

Grafiche MDM
Ufficio Commerciale

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