La storia di JOHANN GUTEMBERG

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Di Johann Gutenberg, l’uomo che con la sua invenzione cambiò il mondo, non si hanno notizie certe.

Nato e cresciuto a Magonza in Germania, non si conosce l’anno preciso della nascita, all’incirca tra il 1393 e il 1400.Di una delle famiglie più nobili della città è molto probabile che abbia imparato il mestiere di orafo e più precisamente d’incisore di monete dal padre.

Nel 1411, a causa di forti tensioni interne al governo della città , la famiglia Gutenberg si trasferisce a Strasburgo. Qui il giovane Johann ebbe modo di mettere in mostra le sue abilità di orafo e imprenditoriali.

Ma qui un’altra era l’attività che più l’interessava, infatti in modo febbrile e rigorosamente segreto si dedicò alla ricerca di trovare un modo molto più veloce ed efficiente di riprodurre libri fin li eseguiti in modo manuale dai monaci amanuensi.

Non essendoci brevetti ,ogni tecnologia poteva infatti essere copiata da chiunque e quindi meno persone erano al corrente dei suoi esperimenti e meglio era. Inoltre, essendo il ‘400 il secolo delle superstizioni, dei maghi e degli indovini, moltiplicare per 1000 la parola di DIO con l’aiuto di strumenti meccanici, poteva essere ritenuto dalla Chiesa un atto di eresia e per Gutenberg il rischio di finire sul rogo era alquanto elevato fintanto egli non avesse ottenuto risultati definitivi.

Essendo per sua natura un perfezionista, una volta tornato a Magonza cercò dei finanziatori che l’aiutassero ad aprire un’officina dove poter realizzare il suo progetto più ambizioso, la stampa della BIBBIA. Tra il 1450 e il 1451 un ricco commerciante, Johannes Fust, le diede 1600 fiorini (cifra sufficiente a comprare almeno 20 case) permettendo così a Gutenberg di dedicarsi al suo progetto che portò a termine in 3 anni stampando 180 copie da 300 pagine in formato 15,1×21,1 con 42 righe di testo (da qui il nome di Bibbia a 42 linee).

Quando l’opera fu presentata al pubblico e messe in vendita nel 1455, suscitò un immediato entusiasmo soprattutto per l’eccellente qualità. Dopo più di 500 anni ci si stupisce ancora per la bellezza della pagina, a tutt’oggi ne sono rimaste 48 edizioni complete (di cui 2 conservate al museo a lui dedicato a Magonza) e ciascuna del valore di circa 10 milioni di dollari.

Quando sembrava aver raggiunto il successo, il suo finanziatore Jhoannes Fust, apparentemente interessato solo al suo denaro e non all’invenzione, accusò Gutenberg di sperperare il suo denaro. Per Lui fu la fine, non avendo a disposizione la somma, che nel frattempo con gli interessi era arrivata a circa 2.000 fiorini, perse tutti i macchinari e tutti i proventi delle vendite delle Bibbie che andarono a Fust.

Quest’ultimo proseguì l’attività dell’azienda con grande successo, diventando la prima tipografia commerciale redditizia al mondo, introdusse inoltre anche la stampa a più colori. Gutenberg non si riprese più e visse nel più totale anonimato e in povertà fino al 1465 quando il nuovo governo di Magonza si ricordò di lui mettendogli a disposizione una pensione che gli permisero di vivere gli ultimi tre anni di vita in modo dignitoso. Quasi nessuno si accorse della sua morte avvenuta nel 1468.

Ufficio Commerciale

Sergio Bacchelli

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