New Green e Next Generation

Il 9 febbraio il Parlamento Europeo in sessione plenaria ha approvato con 582 voti favorevoli, 40 contrari, e 69 astenuti, il nuovo regolamento che pone gli obiettivi, le modalità di finanziamento e le regole da rispettare per il Recovery Fund, la parte più consistente e corposa del piano di ripresa Next Generation EU. Con la ratifica a breve da parte del Consiglio dell’Unione, il Regolamento entrerà definitivamente in vigore, ma già adesso costituisce un documento fondamentale: la comprensione dei meccanismi previsti dal regolamento chiarisce la tensione che agita in questi giorni la politica nazionale italiana, al punto da aver provocato la caduta del Governo.
I fondi stanziati dall’Europa sono tanti, (quelli assegnati all’Italia sono 209 miliardi di Euro), ma non sono concessi come un automatismo, e neppure saranno privi di controllo.
Un progetto di questa portata, deciso con unità e solidarietà da tutti i 27 Paesi dell’UE dovrà traghettare l’Europa fuori dalla crisi e rafforzarne l’economia. In Europa si respira tutta la coscienza dell’occasione storica, che potrebbe non tornare più. E la serietà della sfida si riflette anche nei meccanismi giuridici previsti dal Regolamento.
Quanti soldi prevede e in che tempi?

Il dispositivo per la ripresa e la resilienza (Recovery Fund and Resilience Facility), di cui al regolamento approvato, consente lo stanziamento di 672,5 miliardi di Euro, dei 750 miliardi complessivi previsti dal Next Generation EU.

I fondi saranno erogati al completo entro la fine del 2023
(il 70% entro la fine del 2022, il restante 30% nell’ultimo anno). Una prima tranche del 13% potrà essere richiesta come prefinanziamento sin da subito. Gli investimenti programmati dagli Stati in base ai fondi ottenuti dovranno essere realizzati entro il 2026.  
Come si accede ai fondi europei? 
Si chiama Piano nazionale di ripresa e resilienza, (PNRR) ed è il documento fondamentale, che ciascun Paese dovrà presentare entro il 30 aprile prossimo, per accedere alla prima tranche dei fondi del Recovery.
Non è un documento di buoni propositi o di idee-Paese, ma un documento integrato con un programma nazionale di riforme, nel quale devono essere specificate dettagliatamente, motivate e giustificate le misure e le riforme da adottare, i traguardi da conseguire, i costi da sostenere, il calendario da rispettare e l’impatto delle misure.
Dovranno essere delineati efficaci meccanismi per prevenire, individuare e correggere la corruzione la frode e i conflitti di interesse nell’utilizzo dei fondi.
E’ necessario che il PNRR preveda modalità di monitoraggio per l’attuazione del piano di ripresa nel rispetto dei traguardi e del calendario previsto per la realizzazione degli obiettivi.

New Green e Next Generation: le sfide e le opportunità del Fondo per la Ripresa dell’Unione Europea
La Commissione Europea chiede ai Paesi membri il coraggio di fare un passo avanti ormai inevitabile per la sopravvivenza dell’Unione. Dopo la Brexit, in un mondo sempre più diviso tra Stati Uniti e Cina e profondamente ferito dal nuovo coronavirus, a Bruxelles non resta che unirsi e cercare un percorso comune.
La sfida è lanciata e noi di Grafiche mdm l’abbiamo raccolta intensificando e aumentando la nostra attenzione nei confronti dell’ecologia, adottando politiche atte a scegliere prodotti certificati. Le nostre scelte, inoltre, sono sempre mirate nell’individuare quali future possibilità si presenteranno per darci la possibilità di fare la nostra parte per seminare un futuro migliore, nella speranza di lasciare alle prossime generazioni un mondo più sano e Green
New Green e Next Generation

Il 9 febbraio il Parlamento Europeo in sessione plenaria ha approvato con 582 voti favorevoli, 40 contrari, e 69 astenuti, il nuovo regolamento che pone gli obiettivi, le modalità di finanziamento e le regole da rispettare per il Recovery Fund, la parte più consistente e corposa del piano di ripresa Next Generation EU. Con la ratifica a breve da parte del Consiglio dell’Unione, il Regolamento entrerà definitivamente in vigore, ma già adesso costituisce un documento fondamentale: la comprensione dei meccanismi previsti dal regolamento chiarisce la tensione che agita in questi giorni la politica nazionale italiana, al punto da aver provocato la caduta del Governo.
I fondi stanziati dall’Europa sono tanti, (quelli assegnati all’Italia sono 209 miliardi di Euro), ma non sono concessi come un automatismo, e neppure saranno privi di controllo.
Un progetto di questa portata, deciso con unità e solidarietà da tutti i 27 Paesi dell’UE dovrà traghettare l’Europa fuori dalla crisi e rafforzarne l’economia. In Europa si respira tutta la coscienza dell’occasione storica, che potrebbe non tornare più. E la serietà della sfida si riflette anche nei meccanismi giuridici previsti dal Regolamento.
Quanti soldi prevede e in che tempi?

Il dispositivo per la ripresa e la resilienza (Recovery Fund and Resilience Facility), di cui al regolamento approvato, consente lo stanziamento di 672,5 miliardi di Euro, dei 750 miliardi complessivi previsti dal Next Generation EU.

I fondi saranno erogati al completo entro la fine del 2023
(il 70% entro la fine del 2022, il restante 30% nell’ultimo anno). Una prima tranche del 13% potrà essere richiesta come prefinanziamento sin da subito. Gli investimenti programmati dagli Stati in base ai fondi ottenuti dovranno essere realizzati entro il 2026.  
Come si accede ai fondi europei? 
Si chiama Piano nazionale di ripresa e resilienza, (PNRR) ed è il documento fondamentale, che ciascun Paese dovrà presentare entro il 30 aprile prossimo, per accedere alla prima tranche dei fondi del Recovery.
Non è un documento di buoni propositi o di idee-Paese, ma un documento integrato con un programma nazionale di riforme, nel quale devono essere specificate dettagliatamente, motivate e giustificate le misure e le riforme da adottare, i traguardi da conseguire, i costi da sostenere, il calendario da rispettare e l’impatto delle misure.
Dovranno essere delineati efficaci meccanismi per prevenire, individuare e correggere la corruzione la frode e i conflitti di interesse nell’utilizzo dei fondi.
E’ necessario che il PNRR preveda modalità di monitoraggio per l’attuazione del piano di ripresa nel rispetto dei traguardi e del calendario previsto per la realizzazione degli obiettivi.

New Green e Next Generation: le sfide e le opportunità del Fondo per la Ripresa dell’Unione Europea
La Commissione Europea chiede ai Paesi membri il coraggio di fare un passo avanti ormai inevitabile per la sopravvivenza dell’Unione. Dopo la Brexit, in un mondo sempre più diviso tra Stati Uniti e Cina e profondamente ferito dal nuovo coronavirus, a Bruxelles non resta che unirsi e cercare un percorso comune.
La sfida è lanciata e noi di Grafiche MDM l’abbiamo raccolta intensificando e aumentando la nostra attenzione nei confronti dell’ecologia, adottando politiche atte a scegliere prodotti certificati. Le nostre scelte, inoltre, sono sempre mirate nell’individuare quali future possibilità si presenteranno per darci la possibilità di fare la nostra parte per seminare un futuro migliore, nella speranza di lasciare alle prossime generazioni un mondo più sano e Green

Sempre più aziende e esercizi commerciali decidono di utilizzare le shopper personalizzate ccomprendendo importanza dello shopper nel marketing. Negli ultimi anni è radicalmente cambiato il concetto dietro questo oggetto. Da semplice “strumento” utilizzato esclusivamente con finalità pratica per il trasporto dei beni acquistati in un determinato negozio, è diventato un vero e proprio strumento di marketing.

Sfruttando la comunicazione visiva in ambito pubblicitario, la shopper personalizzata si configura come un ottimo biglietto da visita per brand e aziende che intendono aumentare la propria visibilità.

L’importanza dello shopper nel marketing: Il marketing dietro le shopper personalizzate: la psicologia di massa che porta all’acquisto

La pubblicità prolungata delle buste dello shopping

Si pensi ad esempio al “riciclo” della stessa shopper. Questo dettaglio permette all’oggetto di diventare una vera e propria pubblicità (con gli stessi effetti) prolungata nel tempo. Ma il semplice fatto che sia un oggetto che non scompare o deperisce in qualche minuto, lo rende un mezzo con il quale pubblicizzare il proprio brand e di conseguenza la propria attività commerciale.

Il marketing dietro le shopper personalizzate: la psicologia di massa che porta all’acquisto

Sicuramente, vi sono diversi vantaggi nello scegliere di adottare per la propria attività una shopper biodegradabile personalizzata. In primo luogo, si tratta, come già accennato, di una mera questione di marketing. Le grandi aziende puntano sempre di più sulla personalizzazione delle proprie borse, poiché è un modo di veicolare l’acquisto ed incrementare le vendite. E’ un principio utilizzato all’interno di tutti i centri commerciali, ed anche i piccoli negoziati si stanno adeguando nel perseguire questa corrente. Non si tratta solo di rendere noto il proprio nome, ma di istituire un vero  e proprio metodo di riconoscimento, che porta alla fidelizzazione del cliente finale. Personalizzare, dunque, le proprie shopper biodegradabili significa proprio percorrere un passo in questa direzione.

Un elemento fondmentale spesso trascurato è la qualità dello shopper

Grafiche Mdm crede molto in questo strumento tanto che, a differenza di molti competitor e a discapito dei costi di produzione, produce shoppers totalmente made in Italy. Questo non solo per ottenere risultati qualitativi eccellenti, ma anche perché utilizzare “mano d’opera non specializzata o all’estero per ridurre i costi” non è nella nostra filosofia aziendale non rispettando il nostro codice etico e le certificazioni che rappresentano i valori cui crediamo.

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